Basilica di Sant'Antonio di Padova, vi esorto ad andarci, intanto la mia esperienza.









Mi sono divertito parecchio ed ho trovato il luogo sufficientemente interessante da pensare che anche io per qualche strano motivo possa condividerne e raccontarne qualcosa. La Basilica è intitolata ad Antonio di Padova (da Lisbona)  il quale nel 1946 è stato proclamato “dottore evangelico della chiesa cattolica”, titolo a dir poco altisonante e che non può non essere lo scopo ultimo di chiunque. Durante il divertentissimo percorso sotto gli archi, ho tenuto le pupille continuamente dilatate osservando le bellissime sculture, corpi magnificamente definiti ovunque, scene di un fulgore/folgore unico.



 Raggiunta l’Arca del Santo, dopo aver osservato le persone che poggiavano i loro palmi a contatto con la lastra di pietra cadendo nel misticismo,  ho avuto la curiosità di provare anche io, avendo dei guanti mi sono chiesto se potessi, se nessuno si sarebbe offeso  e se la presenza di tessuto tra la pelle e la lastra potesse in qualche modo inibire la magia, un frate vedendomi confuso, si è avvicinato e dopo avermi sussurrato una qualche parola in una lingua a me incomprensibile, si è reso conto che il mio problema non fosse la lingua, ma l’indecisione, allora mi ha suggerito di fare come meglio credessi. Così ho letto la preghiera scritta sul testo e… non ho sentito alcunché di particolare, di mistico, eccetto che una sensazione di aggregazione in un gruppo e di partecipazione ad un rituale. Dopodiché il signor Loreto mi ha trattenuto per pormi delle domande, attività non di tutti giorni, specie in questo periodo. Il dialogo è stato piacevole, mi dispiace per il poveretto che probabilmente ha frainteso le mie intenzioni e curiosità, o forse sono stato io a fraintendere le sue.






 Il “pellegrinaggio” è continuato con la visita di reperti archeologici ritenuti miracolosi; sono rimasto affascinato dal monumento alla famiglia di medici, De Marchetti, e dall’elogio volto ai grandi Galeno ed Ippocrate, mi ha sconvolto notare come la morte non si ritenesse in grado di lodarne la vita. Sono passato accanto ad uno “studio teologico per laici”, chiuso. Ritirando il buffo attestato, ottima scusa per donare qualcosa, mi sono anche fermato a guardare che tipi di libri vendessero e beh, Ed Shawn - “etica sessuale nella Bibbia”, sembrava interessante.



Chiostro della Magnolia, un luogo in cui vige l'armonia, le foto non rendono minimamente il confronto con le reali sensazioni che il luogo suscita. Ci sarebbero ovviamente moltissimi altri dettagli, ma io non mi sento la persona più adatta ad analizzarli e non ho avuto in due ore abbastanza tempo per assimilare tutti i dettagli che potessero permettermi di parlarne adeguatamente. Aggiungo solo una foto di un'altra opera che mi ha suscitato forti emozioni, la ritengo cupa, ma di un cupo che scuote le membra, ovviamente in quel contesto rende in una maniera totalmente diversa da questa foto, celebra un personaggio davvero molto importante e rilevante, San Massimiliano Maria Kolbe di Annigoni.



 Non è possibile fare foto all’interno della Basilica ed è un po’ triste notare che sia difficile vedere certe opere se non si va direttamente a Padova. Le foto delle due opere sono prese da: http://www.valledifiemme.it/massimiliano-kolbe-in-mostra-cavalese/ ; https://www.invy.net/il-monumento-funebre-ai-de-marchetti/






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