L'Educazione, Alcune asserzioni probabilmente banali sull'educazione
Scuola, Didattica, Conoscenza ed Internet
Ragionavo sul valore della conoscenza e l'effettiva validità delle informazioni gratuite reperibili online. Mi chiedo che valore abbia la scuola, un qualunque ente predisposto all'istruzione poiché è vero che una persona che legge su internet di una malattia non è un medico, ma certamente le informazioni del medico sono lì, a portata di tutti in qualunque momento, bisturi in una mano e smartphone nell'altra ti rendono un medico allora? Un po' scomodo, non so se avresti il tempo di scoprire sul campo ciò che ti serve; allora memorizzo tutta la letteratura scientifica su "pubmed" e poi prendo il bisturi? Non è facile, ma mi renderebbe un medico? No, non credo, manca ancora qualche dettaglio e forse non è soltanto l'iscrizione all'albo dei medici.
Che cosa mi serve per essere un medico oltre la conoscenza della medicina e l'aria da spocchioso? Ma direi anche che la conoscenza della medicina non può essere banalizzata in "conoscenza dei lemmi" e dei dati medici, credo che serva una preparazione di tipo esperienziale, assimilativo, la creazione di un asset cognitivo basato su quel mondo che sarà il mio essere medico. Mi serve l'itinere per arrivarci insomma. Non ne sono certo, ma credo che la conoscenza per diventare tale non debba solo essere letta, ma anche vissuta, bisogna immettersi ed aggiornarsi secondo un nuovo schema, modificare le nostre connessioni neurali affinché esse siano pronte a quel che ci aspetta. Quindi prendo il bisturi in mano e provo ad analizzare mio fratello? Sicuramente già un passo in più, ma non basta ancora, serve una graduale immersione nell'ambiente ed una condivisione con chi ne ha saputo trarre qualcosa, non puoi partire dalla fine poiché non saresti in grado di arrivarci e non sapresti neanche come, non creeresti dei veri collegamenti sinaptici tra concetti se parti immediatamente dalla fine, non è così efficace la cosa.
Ci sarebbe forse altro da dire, magari gli insegnanti ti orientano, ma in un mondo pragmatico l'importante è che qualcuno sia pronto a fare e saper qualcosa.
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