Una teoria sulla gentilezza

Questo post è soltanto la ripubblicazione di un mio commento in un video di uno youtuber che tratta il tema della gentilezza.
Questo è il video in questione: https://youtu.be/U6JCyRj4jI0

Pensieri a riguardo

Nei tuoi video mi sento spesso molto rappresentato e riesci quasi sempre a farmi vedere il mondo in modo diverso. Scrivo questo commento sia per aumentare le interazioni al video (magari ti torna utile), sia perché ho voglia di farlo ed infine anche perché mi piacerebbe che qualcun altro raccontasse o dicesse la propria a riguardo. Sono una persona tendenzialmente timida e probabilmente "gentile". Ho vissuto in un contesto che vedeva nella gentilezza la prima delle interpretazioni da te portate, la debolezza. Letteralmente più volte mi è stato chiesto di essere più rude per questioni legate all'apparenza, ma anche, credo, per sembrare più "rispettabile" o più credibile. Non so ben descrivere questo atteggiamento, ma credo che coloro i quali lo abbiano vissuto, sapranno a che cosa mi riferisco. Posso immaginare che uno dei pensieri alla base di questo atteggiamento sia lo stesso che sta alla base delle spine dell'acacia: meno pericoloso appari, meno al sicuro starai dagli avventori. Detto questo vorrei ricollegarmi al discorso della sicurezza, tu hai detto che le persone gentili sono "sicure" tra le altre cose, non sono del tutto d'accordo. Beh, io personalmente non lo sono o lo sono raramente, tuttavia in questo mi sento di rimarcare la caratteristica del coraggio. L'insicurezza attanaglia qualunque cosa nella mia vita, anche questo commento, eppure continuo ad essere gentile (questa parola comincia a perdere di significato) esponendomi di conseguenza a maggiori insicurezze, mi serve perciò moltissimo coraggio per accettare di fare ciò che faccio (espormi, parlare in un certo modo, trattare in un qual modo). Ogni azione è circondata da una consapevolezza (finta per lo più, astratta quantomeno, mai veramente reale) di tutte le possibili conseguenze che essa comporta e tanto più si è insicuri sul risultato (e quindi più se ne studiano le conseguenze le quali sono potenzialmente infinite) tanto più serve coraggio per riuscire in ogni caso a compierle. Sotto questo punto di vista però la gentilezza rischia di diventare qualcosa di stupido (e magari lo è) e così anche il coraggio, perché compiere l'azzardo di rimuovere le spine? Siamo (sono) forse degli che vogliono vivere in un mondo privo di pericoli e che fingono che essi non esistano? Può darsi, ma è qui che ancora una volta entra in gioco il coraggio con una dose aggiuntiva (che in realtà penso possa essere intravista anche negli altri punti) di saggezza. Io scelgo in che tipo di mondo voglio vivere pur considerando che esso nella realtà potrebbe non rispecchiare mai la mia volontà, io decido che preferisco provare a vivere in quel modo non perché sono certo della mia robustezza e non necessito di "aculei", ma perché preferisco provare a resistere poiché alla lunga in un mondo come il mio, si sopravvive di più tutti assieme. E poi, un albero spinoso farà anche paura, ma è una minaccia e qualcuno potrebbe provare ad abbatterlo (magari proprio per salvaguardare la propria figliola ;) ) mentre un albero robusto e rigoglioso, ma non pericoloso, che ci guadagno ad abbatterlo? Insomma questo tipo di ragionamento è un ragionamento win to win, richiede uno sforzo iniziale ed una dose di lungimiranza, ma se si avrà il coraggio per perseguirlo e si incontreranno persone capaci di saperne cogliere i frutti, esso diverrà il più vantaggioso. Ovviamente sono conscio delle infinite variabili da prendere in considerazione in questo discorso e del fatto che il gioco delle metafore possa essere fallace, per me d'altronde una metafora è una menzogna che si usa per raccontare la realtà. Nonostante questo mi sono divertito a scrivere il commento e sarei curioso di sentire delle opinioni a riguardo. Possibilmente opinioni di persone: Sicure e gentili; insicure e non gentili; gentili ed insicure; e soprattutto di persone non gentili

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