Review: Abbiamo sempre vissuto nel castello

My rating: 4 of 5 stars
Allora, ero indeciso su quante stelle dare al libro. Tra 3 e 4. Non sapevo che valore dare ai libri di 4 stelle, ma certamente non era un cinque stelle perché non è un libro che considererei un "must-have", non mi è sembrato unico al mondo (magari mi sbaglio se lo considero figlio del suo tempo, ma non sono un esperto del settore). Eppure mi ha insegnato qualcosa, mi ha lasciato qualcosa e dunque dargli il ruolo di semplice "bel libro" (3 stelle) mi sembra leggermente ingiusto. D'altronde è una valutazione soggettiva, va chiarito. Io l'ho trovato rilevante in relazione a quelle che sono le mie conoscenze ed impressioni. Comunque... la protagonista a mio avviso è adorabile (raccapricciante, ma la percepisco così), ha un modo di rapportarsi al mondo che si sta forse perdendo con il tempo ed in generale che si perde crescendo, eppure quella visione immaginifica, magica del mondo potrebbe sortire effetti positivi anche da adulti nel controllo degli avvenimenti (dal punto di vista psicologico/soggettivo). Il cattivo di turno è leggermente troppo cattivo ed avido, non ho ben capito la sua storia, Charles sembra sbucato dal nulla col solo scopo di arricchirsi, ma ha uno strano modo di appropinquarsi alla cosa. La sorella è adorabile, un essere umano fin troppo idilliaco. Il gatto è un bel gatto! Lo zio è intrigante. Vi sono molti colpi di scena che fanno cambiare ogni volta idea sul mistero che sta alla base del racconto. In verità non sono poi così tanti e rimane molto di non detto, ma alla fine ci si può fare una idea e quest'ultima sarà probabilmente diversa da quella che all'inizio si era formulata. Ben scritto o quantomeno ben tradotto ed i personaggi sono decentemente dotti, approvo
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