Review: La sostanza delle cose: Storie incredibili dei materiali meravigliosi di cui è fatto il mondo

La sostanza delle cose: Storie incredibili dei materiali meravigliosi di cui è fatto il mondo La sostanza delle cose: Storie incredibili dei materiali meravigliosi di cui è fatto il mondo by Mark Miodownik
My rating: 3 of 5 stars

Inizio cercando di non scoraggiare i facilmente impressionabili dal rating da 1 a 5. Quelle 3 stelle sono un 3,5 che non ce l'ha fatta ad essere arrotondato per eccesso. Nella mia scala di valutazione 3 stelle sono assegnate ad un libro che non ha particolari difetti, ben fatto, interessante magari, ma non iconico. Uno come tanti altri.
In verità non so quanti libri come questo si trovino in giro, ma diciamo che Miodownik non rimarrà probabilmente per sempre nel mio cuore, ecco. In compenso i concetti del libro si sono insinuati benissimo nel mio schema di analisi del mondo e difficilmente usciranno da lì.
La sostanza delle cose è un libro che parla senza mezzi termini delle cose, dei materiali, di ciò che ci circonda. Può sembrare banale, può sembrare noioso ed invece non dovrebbe sembrare nessuna di queste cose. Siete autorizzati a pensarlo soltanto se siete già degli esperti di ciò che vi circonda, altrimenti non capisco come facciate a non aver voglia di sapere, scoprire, sperimentare il mondo attorno a voi che vi è sconosciuto.
Sconosciuto? Una parola grossa? Di che cosa sono fatte le vostre posate? Pensate di saperlo? Acciaio? Come mai dopo un po' non prendono il colore ed il sapore del telaio della vostra bici un po' vecchiotta che avete scelto appositamente per evitare che qualcuno fosse tentato di rubarvela mentre andate all'università? Anzi... lo sentiamo il loro sapore? Allora... come si risponde? Forse alcuni sanno, forse altri no; io dico leggetevi un libro. Non questo magari, forse ne esistono altri, sicuramente Miodownik non è l'unico ad avere le posate in casa, ma vi posso assicurare che lui certamente ne ha parlato bene.
Altre peculiarità del libro riguardano sicuramente l'affascinante vita dell'autore: un uomo curioso, che ne ha fatte tante ed assolutamente preparato. Almeno così sembra e racconta. Questo libro non è una autobiografia, ma usa lo stratagemma dell'aneddoto per introdurre un argomento.
Sinceramente secondo me la stranezza dei materiali è già sufficiente da sola ad attirare la nostra attenzione, ma per coloro i quali proprio questo non risulta evidente, lo stratagemma dell'aneddoto può essere un incentivo. Abbiamo anche al suo interno storie incredibili come quella dell'ascensore che conduce ad un satellite oppure del cioccolato che potrebbe sembrare un argomento meno nobile, ma lui non la pensa ed anche io sono d'accordo. Vi spiegherà come mai non dovete riscaldare il cioccolato fondente con l'intenzione di spalmarlo da qualche parte; avrei voluto che mio cugino mi avvisasse prima di farlo, forse l'avrebbe fatto se avesse saputo che stavo leggendo questo libro. Alla fine (ed in verità un po' spalmato ovunque anche) vi è la sintesi in cui l'autore spiega perché i materiali sono affascinati e meno monolitici di quel che immaginiamo (la loro struttura interna è viva, esagero [eppure il cemento autoriparante], ma quantomeno è dinamica), filosofeggia insomma e tira qualche previsione sul futuro che magari a qualcuno potrebbe interessare.
Il libro è scritto bene (la traduzione almeno lo è), ha senso, non ho trovato imperfezioni particolari.
Why not read it?


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